Per i nostri ospiti o per tutti coloro che vogliono scoprire i prodotti locali, organizziamo su richiesta delle degustazioni.



L’azienda Agricola AGROSI’ apre i vecchi magazzini appartenuti alla famiglia, datati 1816
Luoghi di lavoro oggi diventano sale per degustazioni, presentazioni libri e piccoli concerti.
L’attenzione nel lasciare inalterato la struttura architettonica per scoprirne la storia della famiglia Agrosì è stata una scelta.
L’ospite può così “vivere gli spazi antichi”recuperati con maestria da un progetto dell’Architetto Antonio Ferilli.
Questo un suo scritto in merito al progetto
L’Ubicazione dell’opera ….. l’ante l’in et post operam!
Ante
L’immobile è situato nel centro di Supersano lungo la via Vittorio Emanule, arteria principale che attraversa da nord
in direzione sud il paese.
Era costituito da diversi ambienti voltati a piano terra e da un ampio ambiente a piano scantinato costituito
da volte con pilastrone centrale.
Si accedeva a mezzo di aperture varie direttamente da strada, così che il fronte presentava forature
variamente distribuite, frutto di interventi che nel corso degli anni i vecchi proprietari avevano apportato a
seconda delle varie necessita lavorative.
Le destinazioni d’uso, sempre connesse alla lavorazione stoccaggio e conservazione dei prodotti agricoli, si
manifestano con evidenti tracce distribuite nei vari locali dello stesso.
In
Dopo approfondite e svariate chiacchierate con Giuseppe e Monica, attuali ed illuminati proprietari
dell’immobile , il mio più profondo interesse era quello di rappresentare “idealmente” con questa
ristrutturazione, la storia della famiglia Agrosì …. Per cui la parola d’ordine per me è stata da subito,
“unificazione”.
Da ciò la necessità, oltre alla poetica dell’autentico che di norma pervade i miei interventi, di rendere l’unico
architettonico armonico e continuo sia sul fronte che all’interno sia tra le diverse funzioni sia tra piano terra e
scantinato, l’obiettivo era sottolineare, all’interno ed all’esterno, la voglia della Famiglia Agrosì di unire in un
contenitore tutta la loro storia la loro professione i loro progetti futuri.
Post
Quindi un immobile che tra sventramenti e caute aperture tra ripristino di originali linee architettoniche e lievi
cenni autocelebrativi ….. desse vita ad uno spazio per degustare “la terra”, con spazi per presentazione di
progetti compiuti o da compiere, un involucro che per atmosfere, poetiche, dinamiche di percorrenza,
sorprendesse con quella pacata semplicità e autentica cultura del territorio e dei materiali, che racconta il
salento…. emozionando chi degusta o ascolta musica di tamburelli, chi acquista l’oro degli olivi o chi è preso
dalle poesie in vernacolo di una immaginaria presentazione di un artista locale .
Un luogo che parla della terra delle persone che la lavoravano ma soprattutto di chi progetta e si opera ogni
giorno per poterla ancora lavorare senza sfruttarla bensì cogliendone dai sacrifici i frutti.
Pertanto l’uso di calce, pietra leccese, tufi ed antiche alchimie di posa, rispetto all’idea di progetto, diventano
quasi marginali ….. ma vi assicuro, dalla grande riuscita!
A. F
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